lunedì 16 giugno 2014

LA TIGRE DELL’INTENTO



Uno dei Sette Passi Magici di Carlos Castaneda, per la TensegritàParola coniata da un architetto scienziato che Carlos Castaneda ammirava: Buckminster Fuller. Fuller descriveva la Tensegrità come un processo d'integrità e tensione, ossia l'interdipendenza di strutture quali cellule, corpi, esseri viventi, sistemi solari. Come pratica moderna dello sciamanesimo, Tensegrità vuol dire adattarsi alla propria energia, all'energia dell'aria, dell'acqua, del sole, delle stelle, della terra e dei suoi abitanti in modo da sostenere l'integrità interdipendente della comunità che siamo come individui ed esseri collettivi.




La tigre dei denti a sciabola è un cacciatore e la preda di cui si nutre è ovviamente l’energia.  La Tigre dell’Intento è una sublime metafora del guerriero consapevole a caccia di Energia o Potere. I guerrieri viaggiatori recuperata l’originale capacità di percepire e vedere l’Energia arrivano inevitabilmente alla certezza che ogni istante vissuto ha senso solo se anziché disperdere l’energia se ne  acquisisce di nuova.  La Tigre dell’Intento ha nella sua caccia una direzione precisa tracciata da Don Juan: l’astratto. Tra i tanti tipi di Potere che abbondano nell’Universo, i nuovi veggenti hanno scelto di abbandonare le antiche ritualità e le ossessioni di potere personale e si dirigono inflessibilmente verso l’astratto. 


Questa tigre ha i denti a sciabola. Vibra con il suo intero corpo e percepisce con il suo intero essere.  Incarna la passione del guerriero. Sa che ogni momento potrebbe essere l’ultimo; tuttavia non abbandona mai il suo scopo ed ha la prodezza e l’eleganza per accettare d’intendere.
La tigre comincia molto silenziosamente – non si è nemmeno consapevoli che c’è.
Respira estraendo i suoi artigli. Inala, artigliando ai lati del corpo e afferrando la terra con le zampe.
La tigre ha bisogno di una posizione potente in modo da non essere trascinata via.
La tigre esala e artiglia, spostandosi dal centro. Inala, artigliando ancora una volta. Flette gli artigli con colpi veloci. Balza improvvisamente sulla sinistra.
La tigre fa sapere alla sua preda che la morte è dietro di lei. Con un colpo veloce gira ancora.
I suoi artigli spazzano lentamente l’orizzonte.
Poi rapidamente, con brevi colpi energetici.
La tigre ansima.
Artiglia.
Porta le zampe posteriori in avanti una alla volta.
Artiglia ancora e colpisce con le zampe posteriori.
Fa una pausa e balza nell’altra direzione.
La tigre colpisce molto velocemente e si ritira.
Adagiandosi sulle zampe posteriori, piega gli artigli e le zampe posteriori per un momento, misurando la preda.
Avanza e colpisce.
Si piega in avanti, afferra la preda e, bilanciata dall’enorme forza delle sue gambe, lancia la preda dietro di sé.
La tigre si gira rapidamente per affrontare un’altra preda. Balza indietro preparandosi a colpire.
La tigre corre e balza, afferrando la preda e abbattendola.
Fa dei passi indietro, e respira profondamente, accucciando quietamente nell’ombra.
Alza gli artigli e li abbassa mentre la preda esala il suo ultimo respiro.
La tigre respira, si gira e avanza.
Il corpo comincia a raddrizzarsi mentre ritorniamo alla forma umana.
Un invito alla pratica di questo Passo Magico perché si possa sperimentare direttamente che tutto ciò che conta è scoprire l’Energia ed il Potere dentro e fuori di NOI…


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